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Paolo Portoghesi, l'addio nella sua Calcata: "Innamorato della bellezza del territorio"

I funerali dell'architetto e fondatore del movimento postmoderno nella chiesa da lui progettata. Oggi la camera ardente. Il cordoglio di Mattarella, Sangiuliano e Sgarbi

L'addio a Paolo Portoghesi nella sua Calcata. I funerali dell'architetto, storico e teorico dell'architettura e fondatore del movimento postmoderno nella chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano, da lui progettata, per rispettare il suo desiderio. La cerimonia alle 11,30 di domani, giovedì primo giugno. Oggi, invece, dalle 10,30 alle 20 la camera ardente nella sua residenza in via della Lira 6.

Portoghesi, 91 anni, è morto ieri mattina nella sua casa di Calcata, dove viveva e lavorava da tre decenni con la moglie, l'architetta Giovanna Massobrio.

"La sua vita - ricorda la sindaca di Calcata Sandra Pandolfi - è stata dedicata all'arte, all'architettura. Uomo sensibile e di grande umanità. Cercava costantemente un rapporto tra natura e architettura che oggi è più che mai attuale e necessario. Amava la bellezza in tutte le sue forme e questo lo aveva fatto innamorare anche di Calcata e del suo territorio per il quale si è sempre speso con passione portando il suo contributo con grande umiltà e rispetto. Un'anima gentile che lascerà un vuoto incolmabile".

A Calcata Portoghesi ha dedicato la sua ultima pubblicazione, datata 2022: "Abitare poeticamente la terra. La casa, lo studio e il giardino di Calcata". In quest'ultimo libro ha raccontato il "piccolo mondo" del borgo sulla rupe tufacea dove arrivò nel 1974 per la prima volta e che ha rianimato con la sua dimora. Dove sono confluite tutte le forme tipiche dell'architettura di Portoghesi, che qui ha ospitato anche il suo studio e la biblioteca personale e dove ha realizzato ex novo un "giardino delle meraviglie".

L'architetto era anche cittadino onorario di Sutri, riconoscimento concesso nel 2021 dall'allora sindaco Vittorio Sgarbi. "Se ne va un amico - commenta Sgarbi alla notizia della morte -. Ci siamo visti circa 15 giorni fa nella sua casa di Calcata. Paolo Portoghesi con le sue opere entrerà nell'accademia degli immortali. Spero che l'amministrazione di Sutri, dove sono stato sindaco fino a qualche mese fa, riconosca il valore di questo grande artista come fatto da me. Da qualche tempo era in trattativa con il museo Maxxi per fare della sua residenza un'estensione dello stesso museo".

Tra le opere di architettura di Portoghesi va ricordata, nella Tuscia, anche il complesso residenziale Enel a Tarquinia del 1981.

"La morte di Paolo Portoghesi è motivo di dolore - dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -. È stato uno dei maestri dell'architettura italiana contemporanea. I suoi studi, la sua capacità creativa, le sue realizzazioni lo hanno reso un ambasciatore della nostra cultura nel mondo. Con il suo impegno accademico ha contribuito a formare tanti progettisti e storici dell'architettura, spingendoli al confronto con la modernità".

"La scomparsa di Paolo Portoghesi - afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano - ci priva di una figura autorevole sia nel campo della progettazione che in quello della teoria. Nutriva un concetto globale dell'architettura, in cui l'armonia tra l'uomo e le forme del costruito e dell'abitato doveva essere compiuta".

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