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Cronaca

Rudy Guede, la ex fidanzata: "Costretta a fare sesso contro la mia volontà"

Violenza, lesioni e maltrattamenti avvenuti tra il 2022 e il 2023 nella denuncia presentata dalla 23enne contro l'ivoriano già condannato per l'omicidio di Meredith Kercher

Per Rudy Guede braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento alla ex fidanzata sono scattati in seguito alla denuncia presentata dalla ragazza. Una 23enne viterbese con la quale il 36enne originario della Costa d'avorio ha convissuto dopo essere uscito dal carcere dove ha scontato 13 anni per l'omicidio di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007.

La ex compagna agli inquirenti ha raccontato di vessazioni che sarebbero avvenute tra il 2022 e il 2023. Più episodi, anche se non all'ordine del giorno, che poi sarebbero stati documentati dai poliziotti della squadra mobile che hanno indagato sulla vicenda. Tra le carte pure i referti medici delle lesioni che le sarebbero state provocate da Guede e per cui sarebbe dovuta ricorrere alle cure dei sanitari. 

Nella denuncia, presentata questa estate, la 23enne, ascoltata dagli inquirenti, non parla solo di aggressioni ma dice anche di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà durante quella convivenza che viene definita turbolenta, scandita da tira e molla tra i due.

Guede è indagato per maltrattamenti, lesioni personali e violenza sessuale. Accuse gravi per le quali la procura di Viterbo, tramite la pm Paola Conti che ha coordinato le indagini, aveva chiesto gli arresti domiciliari. Ma il giudice per le indagini preliminari ha disposto il divieto di avvicinamento di 500 metri dalla ex con l'applicazione del braccialetto elettronico. Nell'emettere il provvedimento il gip non ha riconosciuto l'accusa di maltrattamenti.

A Guede la misura cautelare è stata notificata ieri mattina, quando gli agenti lo hanno raggiunto al Centro studi criminologici di piazza della Rocca con cui collabora grazie alla laurea conseguita durante la detenzione in carcere. Poi è stato portato in questura.

Dopo essere tornato in libertà a fine 2021, il 36enne è rimasto a Viterbo dove la sera lavora come cameriere in un ristorante - pizzeria sulla Cassia nord. È l'unico condannato in via definitiva per l'omicidio Kercher, per cui non ha mai smesso di professarsi innocente. Assolti definitivamente, dopo una prima condanna, Raffaele Sollecito e Amanda Knox, che dagli Stati uniti dice: "Spero che la sua ex compagna abbia tutto il sostegno". Per Sollecito, invece, il 36enne non sarebbe "cambiato. Quello che era prima di entrare in carcere - afferma -, quello che leggevamo negli atti, si riconferma tristemente. E altrettanto tristemente si constata che non si è pentito".

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