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Lunedì, 29 Aprile 2024
LO SCHIAFFO DI VASANELLO

Elezioni provinciali: Ciambella scippa un candidato a Romoli, Panunzi manda i suoi nelle liste frontiniane

Beghe tra partiti in vista del voto per palazzo Gentili: lo smacco ai suoi danni fa innervosire Romoli, Panunzi si dimostra tentacolare

La campagna elettorale è appena iniziata ma sono cominciate anche le prime schermaglie tra i vari partiti in corsa. Sei le liste per un totale di 62 aspiranti consiglieri. A palazzo Gentili, peró, ci sono solo 12 posti. Per questo sarà una battaglia senza esclusione di colpi, con i primi sgambetti che si sono verificati alla presentazione delle candidature.

Luisa Ciambella, con la sua lista Rocca, si è infatti aggiudicata l’appoggio di Luigi Stefanucci, consigliere comunale di Vasanello iscritto ufficialmente a Forza Italia. Uno smacco pesante per il presidente della Provincia, Alessandro Romoli, che è anche coordinatore dei berlusconiani. E, infatti, la reazione non è tardata ad arrivare, con Stefanucci che è stato sospeso da FI con richiesta di espulsione immediata ai probiviri di partito. Poco male per il consigliere vasanellese, che potrà costruirsi un futuro politico all’interno della compagine che fa capo a Ciambella, la quale adesso potrebbe anche continuare a lavorare ai fianchi dei delusi forzisti per arruolarli tra le sue fila nel nuovo soggetto moderato e centrista del centrodestra. Romoli, comprensibilmente irritato per l’accaduto, ha voluto anche commissariare il circolo di Vasanello, che però ormai potrebbe essere perso.

Ma non sono solo questi i movimenti sotto traccia di queste elezioni provinciali. Anche il Pd, tramite la regia del deus ex machina Enrico Panunzi, si è mosso. Ma in un verso opposto a quello di Ciambella. Anzichè “rubarli”, i candidati panunziani sono stati inseriti in altre liste. È il caso di Aura Colella e Giorgio Fabbri, rispettivamente presidente del consiglio comunale di Ronciglione e consigliere comunale di Villa San Giovanni in Tuscia. Pur essendo in quota Italia viva all’interno della lista di Chiara Frontini, la coppia è legata a doppio filo a Panunzi, con cui si sarebbe già accordata in vista delle prossime elezioni comunali nei due paesi di riferimento. In cambio di questa mossa, entrambi otterranno nomine nei rispettivi Comuni. Anche in Forza Italia ci sono esponenti vicini al leader democratico ma, in questo caso, si tratta di elementi che difficilmente verranno eletti in quanto ai berluscones spetterà un seggio, massimo due in caso di clamorose sorprese. 

Di certo, i profili panunziani all’interno delle liste civiche frontiniane certificano quel patto elettorale di cui si è vociferato molto nelle scorse settimane. Pd e Viterbo2020, de facto, affronteranno questa tornata dalla stessa parte della barricata in una sorta di campo largo. Nel giro di un anno, Frontini è passata dall’appoggiare il centrodestra a candidarsi insieme al centrosinistra. Ma dentro al Pd saranno tutti d’accordo a questa nuova alleanza? L’ala moderata, ormai in rotta con le politiche marcatamente di sinistra di Schlein, potrebbe sottrarsi al gioco, anche se questa pare essere ad oggi una remota possibilità. I dem devono eleggere tre consiglieri per sperare di tenere Romoli e la maggioranza di governo in Provincia dalla loro parte, perció hanno bisogno dell’aiuto di Frontini, che sicuramente otterrà due seggi più la possibilità di strapparne un terzo se le cose dovessero mettersi bene e se l’operazione “sotto copertura” dei panunziani dovesse riuscire.

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